sabato 19 settembre 2015

Caos Colosseo, la polemica non si placa. La Cgil: «Possibile sciopero a ottobre» (titolo di un quotidiano on line del 19-09-2015)


Il popolo del no ha fantasia e risorse a non finire. L’ipocrisia non ha limiti e vergogna. Quando si decide di negare l’evidenza a tutti i costi, non si può che costringere l’altro alla rinuncia (a meno che questo non abbia l’assoluta determinazione a cambiare finalmente le cose e a riprendersi il futuro).
Lavoro in ambito privato e precisamente nel settore metalmeccanico da 29 anni. Sono stato occupato in medie aziende italiane dai 300 agli 800 dipendenti da Udine all’Emilia Romagna. Ho lavorato per 9 anni in una multinazionale svedese con 5 stabilimenti e oltre 5.000 dipendenti in Italia.
Non si è mai vista un’azienda privata chiudere i battenti per 1, 2, 3 ... ore (ma neanche 10 minuti) per : assemblea sindacale.
Nel settore privato riescono a concepire (con evidenti doti sovrumane, illuminazioni divine e/o lampi di genio extraterrestri) che l’assemblea sindacale (diritto sacrosanto dei lavoratori) si può indire a scaglioni !!!!! Nello stesso settore si riesce a trovare un accordo per assemblee fuori orario di lavoro, ma non vorrei che questo fosse troppo, mi basta fermarmi alla prima modalità che ho vissuto personalmente fin dalla fine degli anni ’80 (le assemblee a scaglioni).
Cominciamo a dire che questa gente deve vergognarsi di approfittare del fatto che non viene licenziata. Nel corso dell’ultimo anno scolastico per 3 giorni consecutivi mi sono recato all’Istituto Tecnico frequentato da mio figlio (a Udine) per colloqui con i professori. Per 3 giorni consecutivi mi sono recato nello stesso bagno usato dai ragazzi e per 3 giorni consecutivi nella stessa turca accanto a quella da me utilizzata, è rimasto un guanto in lattice abbandonato. Ergo per almeno 3 giorni consecutivi quei bagni NON sono stati puliti.
Società civile delle madri e dei padri di famiglia che faticano e saltano su di un piede solo per arrivare alla fine del mese, educare i propri figli e tenere stretto tra i denti un lavoro : scioperiamo contro il popolo dei furbi e dei cialtroni, dei nullafacenti impuniti !!! Le assemblee sindacali si fanno a scaglioni e non si fermano i servizi (di nessun tipo). L’assemblea sindacale non è uno sciopero!!!!
normalitaliano

6 commenti:

  1. Questo nuovo post mi da l'opportunità di risponderti allacciandomi a questo fatto. Hai detto: “se gli italiani sapranno guardare in faccia la realtà e farsi un approfondito esame di coscienza, potranno decidere di cominciare a cambiare cercando di essere “puliti ed onesti” loro stessi nella loro quotidianità, prima di chiederlo agli altri, ai politici, agli amministratori”. Ecco il punto, l’arcano, e questa notizia ne è conferma. Tutto gira attorno alla tua speranza in questo avvenire e alla mia disillusione in ciò che vedo accadere. Gli italiani (secondo me in generale) non sono in grado di farsi un approfondito esame di coscienza. Non ci riescono, non lo faranno mai, semplicemente perché non gli è stato insegnato, anzi. Al cosiddetto “italiano medio” non si è voluto insegnare nulla per convenienza e di conseguenza ora nulla vuole imparare, impigrito da anni di appiattimento mentale e sociale, di rassegnazione e sopportazione, di assistenzialismo dilagante, di statalismo scusante. Dietro alla nostra situazione (e mi riferisco a quella più generale di questo stato, inglobando tutto) c’è il progetto scellerato da un lato e di conveniente ingarbugliamento dall’altro, di raffinati e lungimiranti burocrati che contano proprio sul fatto che, l’appiattimento mentale alimentato dall’assistenzialismo, dallo statalismo, gli garantisca il continuo perseverare indisturbati al potere. Proprio come accade ora. Da un lato, voglia di riformare uno stato arcaico e lento, invischiato in troppe paludi che compromettono qualsiasi movimento, in ogni direzione. Dall’altro, gli stessi comandanti che fino ad ora hanno governato questa nave in rotta di collisione, pretendono di restare al timone, elaborando strategie di salvataggio e fuga, solamente garanti del proprio destino. In mezzo gli abitanti della penisola, massa di italioti distratti proprio “dall’orchestra che suona” , talmente presi a sbarcare il lunario cercando di salvare il salvabile, senza accorgerci che la nave è priva di comandante e sta affondando. (continua)

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  2. Il parallelo viene proprio dal famoso “salga a bordo, cazzo !” gridato a Schettino, esempio calzante e mai cosi attuale come ora. E ce ne sarebbero a bizzeffe, dal volo di Renzi in USA, all’affare Rubi di Silvio, dai funerali Casamonica, ai processi ribaltati con palesi e vergognosi errori giudiziari. Per non parlare poi di tomi su tomi di leggi sbagliate, regolamenti, disciplinari. Sbagliati per vera e propria ignoranza del legislatore, che tutto ha, fuorché onestà e pulizia. Questa, e molto altro ancora, è la realtà che gli italiani dovrebbero guardare in faccia, ma non la guardano semplicemente perché “distratti”. Perché rapiti dai mille problemi quotidiani che, il vivere in un paese ribaltato, comporta, dalla burocrazia, alle tasse, dalle emergenze, alla sanità, dalla giustizia, alla scuola. Non posso vederlo, ne accorgersi di tutto ciò, semplicemente perché è la normalità di vivere in Italia, tutto ciò è Italia. Gli è stato insegnato così, sono abituati a litigare per un parcheggio, a gettare la carta in strada, a trovare chiuso per assemblea od a combattere per un palese diritto o ancora lottare per un’ingiustizia e nessuno li aiuta, nessuno sembra voler ascoltare. Perché l’interesse principale è farli dividere, farli separare, metterli in conflitto tra loro, tra cittadini di serie A e B. Proprio come nel calcio, grande metafora, specchio del belpaese. Tutti italiani ai mondiali, ma di squadre diverse durante l’anno. Thomas Jefferson disse “Non sono i popoli a dover aver paura dei propri governi, ma i governi che devono aver paura dei propri popoli.” E qui, nello stivale, questo è utopia. Siamo troppo diversi tra noi, sud e nord, statali e privati, cittadini e privilegiati, siamo tutti "diversamente ialiani". Divisi proprio dal nostro stesso stato che tutto fa anzichè essere Stato con la S maiuscola di "Sovranità", quella che dovrebbero avere ed esercitare i propri cittadini. Bistrattati, dimenticati sempre per ogni decisione importante che li riguarda ma presenti e spremuti sempre e solo per mantenere le grasse poltrone dei propri vessatori voraci. La speranza è che arrivi il leader giusto, non la macchietta non votata di Renzi o chi per lui, ma un vero e proprio rivoluzionario di menti, un vero statista di pensiero, un sovversivo moderno e riformatore di un'intera generazione che sappia cavalcare il malumore che serpeggia, che non si faccia affiancare da malandrini e furbacchioni, che non si faccia comprare da mercanti e faccendieri. Ma si sa, le lusinghe del potere sono subdole e hanno storiche esperienze che noi italiani conosciamo molto bene, almeno in questa arte siamo maestri, almeno in quello.

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    1. Comprendo, ma ancora non sono convinto.
      Non mi convinco che le responsabilità siano tutte del burattinaio. Pur comprendendo le vicende storiche non giustifico per niente l'ignavia. Spetta a noi cambiare le cose. Spetta all'italiano medio, all'italiano normale, a quello attivo e mai domo, pieno di idee ed energie che si è fatto apprezzare in ogni parte del mondo, cambiare la mentalità del Paese cominciando da quella nelle nostre case.
      L'idea di questo blog è proprio quella di verificare se questo è solo un mio pensiero o se può essere condiviso anche da altri. Forse è solo una mia illusione e, a giudicare dai pochi commenti che arrivano, forse è solo un mio punto di vista personale, una mia speranza.
      Tuttavia io di novità ne vedo. Vedo il numero impressionante di attività e novità introdotte da questo governo negli ultimi 18 mesi. Leggo un'accelerazione, una forte determinazione a scrollare la macchina. Facendo qualcosa forse non tutto riesce sempre bene, ma per la prima volta vedo fare qualcosa. Vedo molte facce vecchie sparire e lasciare il posto a nuovi attori. Attori nuovi che cercano di farsi strada e capire quale sarà la strada del futuro. Nulla sembra più come prima. La sinistra del NO a prescindere che nulla ha fatto in decenni di comoda e blanda opposizione, è messa ogni giorno davanti alle sue responsabilità (può leggere in Grecia la fine che fa chi dice sempre NO solo per ricordare che esiste; il quarantenne Tsipras se ne è liberato perché con quel fardello non si va da nessuna parte). La destra è allo sbando senza una linea da seguire e la guerra di successione aperta. Ha un nome chi ha provocato questo sconquasso ? I protestatori di professione come la Lega (che nulla ha fatto in 20 anni di potere oltre a rubare come avevano fatto i loro avversari giurati) e M5S sanno solo rappresentare il malessere generale senza metterci la faccia e la firma su niente. A me sembra che a parte questi due che raccolgono moltissimi ed inutili consensi populisti, nel resto del quadro stiano venendo a galla modalità e discorsi nuovi. Ora la domanda che mi incuriosisce è : da che parte sta l'italiano corretto, lavoratore, padre di famiglia ? Inserito nella protesta generica e nel rimpianto di ciò che avremmo potuto essere oppure incuriosito e attratto da una nuova voglia di fare, di cambiare costruttivamente la macchina inceppata da decenni ?
      Non conosco la risposta.

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  3. Ritorniamo all'arcano dilemma, il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto ? Tu, lo vedi mezzo pieno e pronto per essere colmo di buone intenzioni, io lo vedo mezzo vuoto e calante di decisioni fino che lo svuotano completamente.
    I miei trascorsi pensieri, le mie simpatie con le utopiche speranze di cambiamento, sbandierate e mascherate di buone intenzioni, che in passato mi hanno lusingato, forse sono la lente filtrante con la quale guardo quel contenitore crepato e colante chiamato Italia. Quel bicchiere rotto che mi ha deluso, prima nella speranza e poi nella sua completa perdita di credibilità in ogni settore. Forse è così, ma cerco, ora, di essere estremamente obiettivo e cauto nel farmi incantare dai pifferai. Io non vedo quelle mirabolanti novità che enunci, non riesco ad essere così ottimista per delle attività di questo governo (ricordo, in una democrazia, non votato da nessuno...il terzo, così per dire) e né di quelli passati a dire il vero. Vedo e registro invece che l'unica mira è sempre e solo salvare i responsabili di quello che a me sembra da troppi anni un disastro. L'ottimismo renziano tanto dilagante e molto di moda adesso, non lo percepisco, non lo rilevo, anzi. Proprio ieri leggendo una lettera ad un giornale ho letto le parole in cui mi riconosco, sono le parole di Jose Mujica, leader sudamericano diventato presidente dell'Uruguay, diceva: "Penso di essere uno a cui piace fare il bagno in piscine colme di intelligenza, di culture lontane, di sapienze diverse. E tanto meglio quando mi sono estranee: meno coincidono con quel poco che so, più sono contento" Questi sono i concetti di un vero Statista. A destra, come a sinistra invece ora vige solo l'ignoranza, evidentemente voluta per la sola salvaguardia della poltrona. Non c'è umiltà, limite, buonsenso in entrambi gli schieramenti. Le promettenti bugie sono sbandierate con tanta enfasi e sono all'ordine del giorno, utilizzando gli strumenti di un'informazione superficiale e satura di vuoto. Una sorta di messaggio pubblicitario collettivo, pettegolezzo e chiacchera caotica creata per distogliere il pensiero. Invece quelle semplici parole suonano ancora moderne, profonde. Completamente opposti dei famosi e martellanti tweet del premier, vuoti ed inutili. I migliori maestri sono quelli che, in silenzio, ti indicano dove guardare, ma non ti dicono cosa vedere, mentre adesso tutti siamo cosi presi a guardare il dito che "il saggio" ci grida di guardare, che non vediamo nemmeno la luna davanti a noi.

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    1. OK mi arrendo, ma continuo però per la mia strada.
      Penso che nell'epoca della comunicazione di massa, in silenzio non si vada da nessuna parte. Probabilmente oggi serve il twitt per far sapere che stai facendo qualcosa o forse non basta nemmeno questo...

      La CGIA di Mestre non penso possa essere considerata di parte :

      http://www.cgiamestre.com/2015/09/renzi-ha-abbassato-le-tasse-a-famiglie-e-imprese/

      Anche "Il fatto quotidiano" direi che non è un organo di partito allineato al governo :

      http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/26/riforma-scuola-100mila-assunzioni-ma-in-tre-fasi-ecco-cosa-cambia-per-i-precari/1818939/

      Anche TGCOM24 non fa parte degli allineati al governo Renzi :

      http://www.tgcom24.mediaset.it/economia/inps-crescono-le-assunzioni-stabilirenzi-jobs-act-e-la-strada-giusta-_2127388-201502a.shtml

      http://www.leggioggi.it/2015/08/04/riforma-pa-2015-legge-testo-definitivo/

      http://www.studiocataldi.it/articoli/19054-la-riforma-della-giustizia-e-legge-ecco-tutte-le-novita-e-il-testo-definitivo.asp

      http://www.leggioggi.it/2015/09/17/riforma-processo-penale-2015-cambia/

      Ho guardato su internet alcune cose che mi sono venute in mente, ma questo non vuole essere un elenco di ciò che ha fatto il Governo Renzi. Non mi interessa erigermi a paladino (non ne sarei nemmeno capace). Non penso nemmeno sia tutto perfetto (anzi sono sicuro che sia tutto perfettibile). Dico solo che se in 18 mesi ci sono stati una cinquantina di voti di fiducia e sono state portate in porto o avviate riforme di cui si era solo sentito parlare da anni, forse qualche cosa si sta muovendo. Se gli avversari politici non hanno ancora trovato il modo per bloccare questo "evento non votato" (anche a me non è piaciuto il modo con cui è stato "accantonato" Letta, ma il cambio di passo registrato è indiscutibile), qualche motivo ci sarà. Poi rileggendo la storia scopriremo errori ed omissioni, ma con un briciolo di obiettività non si può dire che in Italia non sia successo proprio niente e che tutto sia rimasto uguale ...
      Poi se per la maggioranza degli Italiani invece è così, allora non mi resta che prenderne atto (se sono minoranza io so stare alle regole e mi adeguo a ciò che decide la maggioranza).

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  4. Per la serie "...Il dilagante vuoto materiale, morale e generazionale che vedo prepotentemente avanzare, in una inconsapevole società sull'orlo del baratro." Per il rispetto di chi ha scritto, ignorandone il nome purtroppo non posso citarne la fonte, mi limito ad un volgarissimo copia ed incolla del Suo Pensiero utilizzando le virgolette per indicarne il contenuto. Pensiero che condivido completamente.
    ------------------------------- cit:
    "“Vorrei essere nata nel'42, per vivere la Seconda Guerra Mondiale. Sui libri ci sono pagine e pagine, io volevo viverla per davvero, poi essendo donna non avrei nemmeno dovuto fare il militare”. (da leggere con sorriso ebete e stolto)
    Questa l'esternazione della nuova miss Italia 2015.
    Alice Sabatini, 18 anni.

    Ora: io non guardo miss Italia, non l'ho mai fatto e non lo farò mai e non sta di certo a me giudicare una persona che non conosco, che oltretutto stava partecipando ad un concorso di bellezza, concorso dove l'intelligenza, per ovvie ragioni, non serve.
    Però il cazzo. Ti giudico.
    Perché a 18 anni dovresti essere fresca di studi e invece ne sai zero della storia e del male che porta la guerra ma hai comunque il diritto al voto.
    Questa cosa è inaccettabile.

    Alice Sabatini vallo a dire alle donne della resistenza che c'han rimesso la vita ed in cambio hanno avuto una medaglia che la guerra l'han fatta solo gli uomini.
    Vallo a dire ad Irma Bandiera, ad Elsa Oliva, a Teresa Mattei, che a 17 anni venne radiata da tutti gli istituti del Regno perché, dopo aver ascoltato in classe l’intervento di un professore inviato dal regime a far propaganda razzista, si alzò in piedi e disse: “Io esco perché non posso assistere a queste vergogne”.
    Dillo a Marina Ginestà e a Walkiria Terradura.
    Ad Ines Bedeschi che era nel fiore della vita e se la sarebbe voluta vivere tutta per intero, invece la dette da partigiana pur di non salvarla col tradimento.
    Ad Ancilla Marighetto che aveva 18 anni come te e l'han freddata sui monti fra il Veneto e il Trentino dopo essere stata torturata per cavarle informazioni sugli altri membri della resistenza che erano con lei e che lei non tradì.

    La guerra è stata combattuta anche dalle donne e quelle donne han fatto la storia.
    Tu hai fatto miss Italia.
    E al massimo puoi fare la pubblicità della Rocchetta.

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