sabato 26 settembre 2015

Lo Spirito e Francesco



… se qualcuno non vede ancora novità, se ha ancora dei dubbi sul fatto che la vita è nelle nostre mani, che il futuro ce lo costruiamo noi, … se qualcuno non vuole togliere ancora il silenziatore alle nostre coscienze di buone madri e padri di famiglia, di persone semplici ed oneste che fanno il proprio dovere, che si impegnano nel quotidiano, … se qualcuno non è ancora consapevole dei cambiamenti climatici e sociali che stiamo vivendo in questi anni, in questi giorni, … se siamo così ciechi e sordi, … lo Spirito Santo ci ha mandato Francesco.
Non il Papa, ma semplicemente Francesco come tutti abbiamo imparato a dire facendo comprendere ovunque ed immediatamente a chi ci riferiamo. Anche una piccola minoranza della ancora scioccata e allibita Chiesa Cattolica Italiana ha cominciato ad affermare che lo Spirito tanto invocato a Roma in occasione dei vari conclavi, questa volta ha veramente “soffiato”.
Se non vogliamo parlare di Spirito possiamo vederla in un altro modo, molto più prosaico. L’istituzione mondiale più vecchia e conservatrice (guardiamo anche solo al vestiario ancor oggi utilizzato traslato dalle usanze del mondo di 2000 anni fa) , l’istituzione più chiusa e statica della storia che ha negato per secoli tutte le evidenze scientifiche, sociali e filosofiche, l’istituzione che porta su di se la responsabilità di gran parte della formazione culturale della società occidentale, … ha trovato la forza al suo interno di eleggere Francesco come sua guida per il futuro. Allora c’è luce e speranza per tutti !!! Chi siamo noi per poter ancora negare la possibilità di cambiamento ? Chi siamo noi italiani per poter continuare ancora a piangerci addosso ? Chi siamo noi che perseveriamo nella cultura del “chiagni e fotti” ?
Finalmente anche la più diffusa e radicata istituzione del mondo occidentale attraverso il suo vertice e non solo attraverso i pochi “preti di frontiera” avanguardia di un mondo migliore, ha cominciato a chiamare le cose con il proprio nome, a dire le cose come stanno. Francesco può permettersi finalmente di dire agli americani (campione per eccellenza del mondo occidentale che noi riteniamo immodificabile e senza alcuna alternativa possibile) che non si può continuare a vivere senza problemi di coscienza tenendo la Bibbia in una mano e la Colt nell’altra. Che non si può continuare a vendere immoralmente, ovunque e a tutti, armi in nome del dio denaro. Che non si può uccidere per legge. Che non si può pensare al fenomeno dell’immigrazione come “al problema” invece che come “il sintomo” di una malattia innescata da noi stessi in decenni o secoli di sfruttamento di popolazioni, di territori, di nazioni. Che non si può essere fieri dell’integrazione solo quando produce gli Obama o i Francesco, ma anche quando significa scuole, servizi sociali, impegno e fatica quotidiani. Che non si può rimanere schiavi di una finanza che non è più al servizio del lavoro dell’uomo, ma che è solo fine di arricchimento e sfruttamento incontrollato e autoreferenziale, indipendente da ogni possibile variabile e controllo. Che ogni potere necessita di un controllo!!! Che la guerra non è mai soluzione di un problema (oltre a Vietnam, Corea, Guerra del Golfo e derivati ... vedi anche interventi recenti di Francia e Gran Bretagna in Libia e a breve in Siria). Che nessun uomo ha diritto di supremazia su un altro. Che non esiste una cultura dominante ed un solo modo possibile di convivenza. Che non si può ancora pensare al futuro come se il problema ambientale non fosse IL PROBLEMA di adesso, di questo esatto istante.
2000 anni fa queste cose le disse uno che è poi finito su una croce. Ne sono finiti male molti altri eppure solo questo tizio ha impregnato così profondamente la cultura di un mondo che ancora ne parla. Fosse stato il Figlio di Dio, un Profeta, un filosofo, un pazzo visionario, … non è molto importante. Ciò che conta è che 2000 anni dopo Francesco ne parla ancora e scuote ancora, come allora, le coscienze del mondo.
Cominciamo quindi anche noi a essere “visionari” fantasiosi, a pensare con coraggio a strade nuove, a nuovi percorsi possibili, a nuove vie; immaginiamo un cambiamento vero che ci impegni tutti nella quotidianità senza se e senza ma; cominciamo a percorrere strade democraticamente rivoluzionarie e ad opporci a chi ci spiega con ragionevole razionalità che tutto è impossibile, che “non si può cambiare il sistema”, che così va il mondo. Nel secolo scorso abbiamo visto realizzare dall’uomo cose che nessuno avrebbe pensato potessero avvenire: decine di milioni di morti ammazzati in pochissimi anni, gente massacrata dalle armi più innovative, fantasiose e rivoluzionarie della storia, distruzioni e sfruttamenti indicibili, … Tutto questo è possibile e giustificabile mentre dire che tra 10 anni non vogliamo più l’estrazione del petrolio non è possibile ? Possiamo provare a pensare cosa significhi decidere di scrivere un impegno unilaterale del mondo occidentale affinché dal giorno 1 gennaio 2025 non sia più utilizzabile lo sfruttamento dei derivati del carbonio per la produzione di energia ? Sconvolgimento dell’economia attuale con tutto il sistema finanziario, dirottamento di capitali in altre risorse energetiche, innovazione, modifica del sistema produttivo, nuovi posti di lavoro, nuova consapevolezza mondiale sull’importanza dell’ecosistema e salvaguardia dell’ambiente, rallentamento della velocità, nuovi equilibri geo-politici … Una sola semplice decisione. Una semplice, forte, lungimirante, profetica decisione. Se non questa un’altra e poi un’altra e poi un’altra, ma cerchiamo Statisti che comincino a parlare e a spendersi per il futuro e non solo per oggi, per le prossime elezioni amministrative, regionali, europee, … Cerchiamo “un Francesco” che guidi la parte laica della nostra vita quotidiana e lasciamo che Francesco possa fare il suo mestiere guidando quella spirituale. GRAZIE FRANCESCO !!!
normalitaliano

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