Dico basta alle
assunzioni clientelari. Dico basta alle raccomandazioni. Dico basta
far domanda di pensione d’invalidità a cui non hai diritto. Dico
basta ai milioni di piccoli ladri e ai milioni di piccoli furti che
ogni giorno si perpetuano in Italia e dico basta a chi non punta il
dito su tutto questo. Basta agli operai comunali che non fanno la
raccolta delle immondizie, ai vigili urbani che si danno per malati,
agli autisti dei tram e autobus che hanno orari privilegiati e
lavorano meno che in altri comuni, ma scioperano e protestano
comunque in modo preventivo per paura di dover fare il proprio
dovere; basta alle ingiustizie perpetrate da tutti i “furbi”
italiani che fanno pagare il conto delle loro malefatte sulla
collettività e su tutta la brava gente onesta e laboriosa che tira
la carretta, ogni giorno, con fatica, tribolando, ma sapendo di non
aver fatto pagare ad altri i propri doveri. Basta a chi chiede
diritti e non fa la propria parte. Basta a chi non ha ancora capito
che “Stato” significa tutti noi, ma anche i nostri figli e
nipoti. Abbiamo la classe politica che ci meritiamo!!! Un
paese che trova positivo il concetto di “furbizia” necessita di
rivedere in profondità i propri valori. Senza sentirmi un eroe ho
sempre cercato di spiegare ai miei figli che la parola “furbo” ha
una connotazione negativa in tutto il mondo, tranne che in Italia.
“Furbo” è sinonimo negativo di intelligente. “Furbo” è uno
che frega il suo prossimo, il suo vicino, che fa solo i propri
interessi personali; “furbo” è sinonimo di “chiagni e fotti”.
Questo è il cancro della NOSTRA ITALIA. Il politico truffatore di
cui ci lamentiamo è solo “un tipico italiano furbo” finito in un
posto di potere.
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