lunedì 16 novembre 2015

ISLAM : qual è la tua vera faccia ?


Da quando ho appreso alla radiosveglia degli attentati avvenuti in Francia la notte precedente, mi sono imposto di non ascoltare i telegiornali, gli speciali o di leggere i giornali. Sapevo che ci sarebbero stati i messaggi più populisti e integralisti, gli sfoghi più giustificati, gli specialisti più rinomati. NO a tutto questo. Mi sono imposto il silenzio e di usare la mia testa per capire, intuire, valutare quale possa essere la via d’uscita da una situazione così incancrenita. Bene. Oggi posso dire ufficialmente che così come non ho trovato una soluzione per liberarmi degli italiani maiali che gettano le immondizie per strada, che truffano lo Stato chiedendo pensioni e sussidi non dovuti, che evadono le tasse, che rubano timbrando il cartellino e vanno poi a fare i loro porci comodi, … così non ne ho trovata una nemmeno per il grosso problema degli estremisti ed integralisti islamici. Ed il motivo per il quale non ho trovato la soluzione è che a mio avviso si tratta in entrambi i casi di un problema culturale.
Così come sono certo che il problema dell’illegalità e del malcostume italiano del “chiagni e fotti” non lo risolverà Renzi, Grillo, Salvini o altri, ma solo una ribellione dal basso degli onesti cittadini stanchi di essere vessati dai “furbi, ladri e delinquenti”, così penso che il problema degli estremisti islamici lo possa risolvere solo il mondo civile islamico.
Noi abbiamo esportato morte ai civili dei paesi che abbiamo bombardato con il fine ultimo di vendere armi pagate con il petrolio che ci serve acquistare. Da queste azioni abbiamo ricavato dollari e odio. Quindi da qui la soluzione non potrà arrivare!!! Fanno pena i bombardamenti francesi di ieri che assomigliano tanto ad un pugno nel muro di un padre disperato e impotente. Bombe nel deserto che non hanno colpito nulla di particolarmente significativo oppure rischiano di aver ammazzato civili inermi (come i nostri ragazzi di Parigi o i futuri di Roma che ormai mi attendo da un momento all’altro) per aver colpito forse qualche “colpevole”.
Da cattolico praticante sostenitore del PD renziano (che voterò ancora per una sola volta e turandomi il naso perché curioso di capire quale strada vorrà prendere definitivamente su Giustizia e Legalità una volta accantonato il “cancro del problema economico italiano”), voglio guardare ai musulmani così come agli ebrei con occhio fraterno. Ho cercato di comprendere il Dio dell’Antico Testamento e faccio molta difficoltà a riconoscerlo Misericordioso e pieno d’Amore nelle stragi di innocenti che vi sono descritte in molte pagine. Ho cercato di comprendere il Dio di Maometto, ma faccio molta difficoltà a trovarvi Misericordia, Amore, Accoglienza in pagine che sono di una durezza quasi insondabile e che poi si materializzano nelle guerre che Maometto ha condotto, non contro i Cristiani e gli Ebrei considerati fratelli, ma contro gli adoratori di idoli (i beduini politeisti erano considerati gli infedeli). Solo nei Vangeli, per ora, sono riuscito a trovare unicamente parole di Accoglienza, Perdono, Misericordia, … Solo nei Vangeli ho letto “porgi l’altra guancia…” oppure “… cosa c’è di buono ad amare chi ti ama, anche i pagani lo fanno. Ama i tuoi nemici…”. Tuttavia ripeto che voglio pormi con spirito fraterno verso ebrei e musulmani.
Non sono d’accordo con i bombardamenti e con le guerre di sfruttamento petrolifero dei cristiani nei paesi del Medio Oriente. Non sono d’accordo con la confisca delle terre e la distruzione delle case dei palestinesi ad opera degli ebrei alla ricerca di nuovi insediamenti per i coloni. Non sono d’accordo con l’ignoranza e la sudditanza in cui l’Islam vuole mantenere la donna e le violenze barbariche che continuano a perpetrare prima di tutto all’interno del loro popolo lacerato in profonde divisioni sanguinanti da secoli.
Ciò che mi aspetto è che ci siano reazioni forti dalla società civile. Nel mondo cattolico il Papa si è espresso più e più volte con preghiere per i fratelli musulmani, per una pacificazione nelle terre palestinesi e non solo, martoriate dalle armi. In Europa ci sono stati dibattiti, cortei, manifestazioni in favore dei palestinesi, delle donne musulmane, … contro le guerre e le violenze. Anche in Israele il fronte interno è diviso da anni e gran parte dell’opinione pubblica si è espressa contro le violenze sui palestinesi e sui musulmani.
La mia domanda è : quando il popolo musulmano, l’Islam, si esprimerà all’unisono, con manifestazioni di piazza, con interventi ufficiali degli intellettuali, degli storici, dei politici, … uniti in modo chiaro e netto a favore di una vita politica laica, a favore dell’emancipazione della donna, dello studio fatto in scuole statali e non in scuole coraniche. Senza SE e senza MA !!! Quando i musulmani residenti in Europa decideranno di uscire di casa per denunciare i violenti, gli estremisti, gli ignoranti che non sanno cosa ci sia scritto nel Corano ? Quando i musulmani residenti in Europa ed America cominceranno a pregare pubblicamente per i loro fratelli Cristiani ed Ebrei ? Sono certo che solo da interventi culturali di questo genere si possano trovare le soluzioni ed isolare così i violenti. Così è stato fatto in Italia con i brigatisti. Quando il PCI si è espresso chiaramente contro l’uso della violenza e ha isolato gli estremisti, è stato possibile smantellare le cellule terroristiche.
Vi chiedo con il cuore in mano di smettere di parlare di crociate. Sono passati 800 anni. Gli ebrei dovrebbero ancora essere arrabbiati con gli italiani perché i romani hanno raso al suolo il Tempio nel 70 dopo Cristo. Figuriamoci poi con i tedeschi che solo 70 anni fa hanno massacrato alcuni milioni di ebrei inermi. Quindi vi chiedo di prendere una posizione chiara, limpida, che non sia una foto sul telefonino che gira senza sforzo. Unitevi attorno ai vostri intellettuali, alle vostre personalità laiche e religiose, dichiaratevi chiaramente per l’emancipazione della donna, per lo studio laico a tutti i bambini, per una preghiera per i morti innocenti, per una condanna senza se e senza ma di chi uccide in nome di dio. Fate sentire che pensate veramente che costoro sono condannati per l’eternità per il male che hanno fatto a Dio stesso !!! Se non prendete questa posizione, per cortesia abbiate il coraggio di lasciarci vivere come vogliamo e lasciate le nostre terre. Ritornate a casa vostra. Qui la porta è aperta, ma dite chiaramente da che parte state. Non potete chiederci accoglienza, lavoro, tutele e poi tramare nel buio alle nostre spalle. Satana è menzogna, falsità, inganno, … Dio è onestà, chiarezza, trasparenza, in tutti i testi Sacri !!! Da che parte state ? Qual è la vera faccia dell’Islam ?
Noi laici europei cominciamo a chiedere con forza e convinzione ai nostri governi di boicottare, di rinunciare ai petroldollari, di smettere di comprare il petrolio da paesi come l'Arabia Saudita che di fatto mantiene in essere la schiavitù, non considera la donna alla pari dell'uomo, si considera la culla dell'Islam, ma poi vive nel lusso e nell'ipocrisia occidentale.
con fiducia e speranza, normalitaliano

7 commenti:

  1. Molte risposte son qui: https://www.facebook.com/Mediamatters/videos/10152410206006167/

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  2. Sopraffatto da molto ed ancora scosso dai recenti fatti che rendono afone parole che mi lacerano profonde, mi limito a riportare ben più Nobili ed Illuminati pensieri d’illustre ed eccelsa origine che ancora indicano come faro della sapienza umana, il cammino verso la ricerca della verità e dell’uomo. Dal “Trattato sulla tolleranza” – 1763 – Voltaire. “Non è più dunque agli uomini che mi rivolgo; ma a te, Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi, di tutti i tempi: se è lecito che delle deboli creature, perse nell'immensità e impercettibili al resto dell'universo, osino domandare qualche cosa a te, che tutto hai donato, a te, i cui decreti sono e immutabili e eterni, degnati di guardare con misericordia gli errori che derivano dalla nostra natura. Fa' sì che questi errori non generino la nostra sventura. Tu non ci hai donato un cuore per odiarci l'un l'altro, né delle mani per sgozzarci a vicenda; fa' che noi ci aiutiamo vicendevolmente a sopportare il fardello di una vita penosa e passeggera. Fa' sì che le piccole differenze tra i vestiti che coprono i nostri deboli corpi, tra tutte le nostre lingue inadeguate, tra tutte le nostre usanze ridicole, tra tutte le nostre leggi imperfette, tra tutte le nostre opinioni insensate, tra tutte le nostre convinzioni così diseguali ai nostri occhi e così uguali davanti a te, insomma che tutte queste piccole sfumature che distinguono gli atomi chiamati "uomini" non siano altrettanti segnali di odio e di persecuzione. Fa' in modo che coloro che accendono ceri in pieno giorno per celebrarti sopportino coloro che si accontentano della luce del tuo sole; che coloro che coprono i loro abiti di una tela bianca per dire che bisogna amarti, non detestino coloro che dicono la stessa cosa sotto un mantello di lana nera; che sia uguale adorarti in un gergo nato da una lingua morta o in uno più nuovo. Fa' che coloro il cui abito è tinto in rosso o in violetto, che dominano su una piccola parte di un piccolo mucchio di fango di questo mondo, e che posseggono qualche frammento arrotondato di un certo metallo, gioiscano senza inorgoglirsi di ciò che essi chiamano "grandezza" e "ricchezza", e che gli altri li guardino senza invidia: perché tu sai che in queste cose vane non c'è nulla da invidiare, niente di cui inorgoglirsi. Possano tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli! Abbiano in orrore la tirannia esercitata sulle anime, come odiano il brigantaggio che strappa con la forza il frutto del lavoro e dell'attività pacifica! Se sono inevitabili i flagelli della guerra, non odiamoci, non laceriamoci gli uni con gli altri nei periodi di pace, ed impieghiamo il breve istante della nostra esistenza per benedire insieme in mille lingue diverse, dal Siam alla California, la tua bontà che ci ha donato questo istante.”....(continua)

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  3. Aggiungo, a memoria ed in onore delle innocenti vittime che troppe volte ormai, affollano le notizie di questo sciocco e stupido mondo, altre meravigliose parole che inducano a pensare. Da “Ogni caso” poesia di Wislawa Szymborska –
    Poteva accadere
    --- (continua)
    Doveva accadere
    E’ accaduto prima. Dopo
    Più vicino. Più lontano
    E’ accaduto non a te
    Ti sei salvato perché eri il primo
    Ti sei salvato perché eri l’ultimo
    Perché da solo. Perché la gente
    Perché a sinistra. Perché a destra
    Perché la pioggia. Perché un’ombra
    Perché splendeva il sole
    Per fortuna là c’era un bosco
    Per fortuna non c’erano alberi
    Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
    un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
    Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio
    In seguito a, poiché, eppure, malgrado
    Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba
    a un passo, a un pelo
    da una coincidenza
    Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso? La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo
    Ascolta come mi batte forte il tuo cuore.
    ---

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  4. Ed ancora più straziato, dalla stupidità umana che si manifesta dalla scellerata scelta di rispondere ad un’offesa con la becera arma della vendetta, tratto dal film “V per Vendetta” – la lettera di Valerie -
    “So che non posso in nessun modo convincerti che questo non è uno dei loro trucchi, ma non mi interessa. Io sono io.
    Mi chiamo Valerie. Non credo che vivrò ancora a lungo e volevo raccontare a qualcuno la mia vita. Questa è l'unica autobiografia che scriverò e... Dio! Mi tocca scriverla sulla carta igienica.
    Sono nata a Nottingham nel 1985. Non ricordo molto dei miei primi anni, ma ricordo la pioggia. Mia nonna aveva una fattoria a Tottlebrook e mi diceva sempre che "Dio è nella pioggia". Superai l'esame di terza media ed entrai al liceo femminile. Fu a scuola che incontrai la mia prima ragazza: si chiamava Sara. Furono i suoi polsi... erano bellissimi. Pensavo che ci saremmo amate per sempre. Ricordo che il nostro insegnante ci disse che era una fase adolescenziale, che sarebbe passata crescendo. Per Sara fu così, per me no.
    Nel 2002 mi innamorai di Christina. Quell'anno confessai la verità ai miei genitori. Non avrei potuto farlo senza Chris che mi teneva la mano. Mio padre ascoltava ma non mi guardava. Mi disse di andarmene e di non tornare mai più. Mia madre non disse niente, ma io avevo detto solo la verità, ero stata così egoista? Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente, ma in realtà è l'unica cosa che abbiamo, è il nostro ultimo piccolo spazio. All'interno di quel centimetro siamo liberi. Avevo sempre saputo cosa fare nella vita, e nel 2015 recitai nel mio primo film: Le pianure di sale. Fu il ruolo più importante della mia vita, non per la mia carriera ma perché fu lì che incontrai Ruth. La prima volta che ci baciammo, capii che non avrei mai più voluto baciare altre labbra al di fuori delle sue. Andammo a vivere insieme in un appartamentino a Londra. Lei coltivava le Scarlett Carson per me nel vaso sulla finestra e la nostra casa profumava sempre di rose. Furono gli anni più belli della mia vita. Ma la guerra in America divorò quasi tutto e alla fine arrivò a Londra. A quel punto non ci furono più rose... per nessuno. Ricordo come cominciò a cambiare il significato delle parole. Parole poco comuni come "fiancheggiatore" e "risanamento" divennero spaventose, mentre cose come "Fuoco Norreno" e "Gli articoli della fedeltà" divennero potenti. Ricordo come "diverso" diventò "pericoloso". Ancora non capisco perché ci odiano così tanto. Presero Ruth mentre faceva la spesa. Non ho mai pianto tanto in vita mia. Non passò molto tempo prima che venissero a prendere anche me. Sembra strano che la mia vita debba finire in un posto così orribile, ma per tre anni ho avuto le rose e non ho chiesto scusa a nessuno. Morirò qui... tutto di me finirà... tutto... tranne quell'ultimo centimetro... un centimetro... è piccolo, ed è fragile, ma è l'unica cosa al mondo che valga la pena di avere. Non dobbiamo mai perderlo, o svenderlo, non dobbiamo permettere che ce lo rubino... Spero che chiunque tu sia, almeno tu, possa fuggire da questo posto; spero che il mondo cambi e le cose vadano meglio ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò e non piangerò con te, e non ti bacerò, mai... io ti amo. Dal più profondo del cuore... Io ti amo.”
    (continua)

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  5. E dai tormenti che possono nascere da tutto ciò che ultimamente accade in questo mondo perso in migliaia di rivoli di troppi interessi che offuscano mente e spirito, proprio seguendo la traccia delle ultime e toccanti parole della “lettera di Valerie”, mi pronuncio con il mio semplice pensiero di uomo normale. Conscio che l’unica via per riprenderci la vita, corra libera con l’unica forza che può scuotere e modificare il corso della nostra storia. Mi rivolgo ai terroristi, ai delinquenti, a coloro che in nome e per conto di un falsato e sbagliato messaggio ideologico, trasfigurato solo ed unicamente facendo leva sulle debolezze umane che solo si nutrono con l’odio che acceca le menti, a voi rivolgo l’unica arma che osi imbracciare, verso coloro che, per stoltezza e sciocca ottusità, non sanno guardare alla bellezza della vita. A voi, uomini come me, che osate diffondere con la violenza delle azioni, la verità delle vostre convinte idee, a voi che con la voce della morte fate tacere la gioia della vita, a voi che con la codardia dei gesti ponete fine alla esultanza della libertà, a voi il mio pensiero giunga e sia solo uno. Io vi amo.
    Ed anche se so che non capirete cosa intendo dire quando vi dico che io vi amo, anche se non vi conosco, anche se non vi conoscerò mai, se non riderò e non piangerò con voi, non vi bacerò mai, io vi amo. Dal più profondo del cuore. Mi potrete uccidere migliaia di volte ed altrettante migliaia di volte io vi amerò, sempre. Perché potrete provare ad impormi le vostre idee, le vostre irragionevoli ed oscurantiste teorie le vostre più crudeli azioni, ma non riuscirete mai a privarmi delle mie, non riuscirete mai ad impedirmi di amarvi e di perseguire la libertà di farlo. Anche se voi foste i miei carnefici. Perché quelle azioni sconsiderate ed inumane, codarde e vigliacche, quei gesti che offrono la morte come sacrificio al vostro folle disegno possono essere combattute solo con l’unica vera forza che possiamo opporre: l’amore.
    E quella forza, la forza dell’amore, il rispetto del prossimo e delle sue idee, ci ha donato la libertà dei nostri pensieri, ci ha donato la libertà delle nostre azioni, la libertà di poter anche sbagliare, la libertà di poter pensare diversamente dall’altro, di poter amare la vita anche oltre la nostra morte. E quell’amore non è negoziabile, quella libertà non è discutibile, quel rispetto non è alienabile. Anche verso di voi, anche verso chi non lo comprende. La nostra libertà vi permette anche di essere contro di noi, di combatterci, di tentare di imporci la vostra irresponsabile e cieca visione con i violenti mezzi che conoscete, ma non riuscirete mai a togliercela, perché quell’amore che ci ha insegnato quella libertà è talmente forte e non esistono armi che possano combatterlo. Mai. Potete uccidere gli uomini, ma non ucciderete mai le idee.
    E prendendo in prestito alcune parole scritte il 6 aprile 1320 dalla dichiarazione Arborath, termino dicendo: finché cento di noi rimangono vivi, mai nessuno di noi in qualsiasi circostanza ci sottometteremo a voi. È in verità non per la gloria, né per le ricchezze, né per l'onore che noi stiamo combattendo, ma per la libertà - per quello soltanto, che nessun uomo onesto la rifiuti con la sua stessa vita.

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  6. Per quanto scritto sopra, con le lacrime agli occhi dopo averla letta, mi limito ad un volgarissimo "copia/incolla" di una bellissima e toccante lettera di un marito che ha visto portarsi via sua moglie, madre del suo bambino. Lettera che meglio di tutte le parole che possiamo dire esprime anche il mio fragile e ben più umile pensiero...

    "«Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio, eppure non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio neanche saperlo. Voi siete anime morte. Se questo Dio per il quale ciecamente uccidete ci ha fatti a sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore. Perciò non vi farò il regalo di odiarvi. Sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Voi vorreste che io avessi paura, che guardassi i miei concittadini con diffidenza, che sacrificassi la mia libertà per la sicurezza. Ma la vostra è una battaglia persa.

    L’ho vista stamattina. Finalmente, dopo notti e giorni d’attesa. Era bella come quando è uscita venerdì sera, bella come quando mi innamorai perdutamente di lei più di 12 anni fa. Ovviamente sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di corta durata. So che lei accompagnerà i nostri giorni e che ci ritroveremo in quel paradiso di anime libere nel quale voi non entrerete mai. Siamo rimasti in due, mio figlio e io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo insieme, come ogni giorno, e per tutta la sua vita questo petit garçon vi farà l’affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il suo odio».

    La forza dell'intelligenza e dell'amore è la più potente arma che possiamo usare. A chapeau mio caro fratello umano.

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    1. Quest'uomo ha centrato l'obiettivo che le bombe francesi non centreranno mai.

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