DICO SI

Comincio allora a dire SI a chi proporrà una riforma della giustizia penale e civile che permetta di avere tempi celeri per il giudizio in primo grado; un collo di bottiglia con penalizzazioni e comunque tempi celeri per chi fa ricorso in secondo grado; un ulteriore collo di bottiglia con penalizzazioni e comunque tempi celeri per chi chiederà il ricorso in cassazione. SI a chi realizzerà un unico dipartimento di Polizia per il controllo efficace del territorio, con regole uguali per tutti gli italiani da Aosta a Lampedusa (se le regole vengono rispettate dagli italiani, lo sono anche dagli immigrati; vedere in Germania per credere). SI alla certezza della pena e ad un sistema rieducativo impostato sulla scia dei tanti progetti positivi già realizzati e che hanno dimostrato di avere costi economici e sociali inferiori a quelli della sola repressione carceraria. SI a chi spingerà la scuola statale ad un livello di passione ed efficienza degli insegnanti, tale da portare le nuove generazioni a livelli di eccellenza in Europa. SI alla fine del bicameralismo perfetto che è stato importante e utile all’avvio della nostra Repubblica nel dopoguerra, ma che da qualche decina d’anni sta ingessando il Paese, impedendogli i necessari e rapidi cambiamenti. SI al premio elettorale ai partiti e non alle coalizioni che hanno permesso in questi decenni la proliferazione di micro-partitini fine a se stessi, basati su rendite di posizione e ricatti utili solo a creare costi sociali elevatissimi a carico della collettività. SI al tentativo di aggregazione in macro-aree (limitare il numero dei partiti) all’interno del parlamento in alternativa allo spezzatino frammentato nei 1.000 veti e rivalse contrapposte. Chi è stato chiamato a governare, lo faccia e sia responsabile in toto di ciò che ha fatto. Attraverso il voto l’elettorato potrà esprimere solo a consuntivo il proprio giudizio sui fatti e su ciò che tale governo ha tentato di realizzare. Questa è democrazia compiuta e non può esserlo certo lo stillicidio continuo di lagnanze e rivendicazioni lamentato nel corso della legislatura. Il giudizio può fisiologicamente avvenire solo alla fine di un percorso … e che l’opposizione faccia buona guardia e non solo confusione. Sia attiva e propositiva, non solo diffamatoria e polemica. Gli “stucchevoli” dettagli su “preferenze”, “doppio turno”, “sistema tedesco”, “listino”, “riordino dei collegi”, … li lascio ai professionisti del fumo, delle chiacchiere, del nulla a cui, anche gli ultimi arrivati, si sono immediatamente adeguati. Il Conclave è stato realizzato contro coloro che non decidevano nulla, bloccati da troppi interessi contrapposti. Quindi se serve dico SI al “Conclave” anche in parlamento, basta che si faccia in fretta. SI a chi renderà i dipendenti pubblici responsabili del loro lavoro. SI a chi renderà efficiente la pubblica amministrazione. SI ad una legge che preveda il licenziamento immediato per giusta causa per coloro che non sono presenti sul posto di lavoro, malgrado sia stato timbrato il cartellino di presenza e coloro che siano stati condannati in via definitiva per furto, concussione, corruzione, aggiotaggio in ambito pubblico. SI all’utilizzo con decorrenza immediata al pagamento elettronico su tutti gli importi (compreso il bar) al fine di eliminare istantaneamente l’evasione fiscale e mettere in scacco la malavita organizzata con il traffico di droga ed il riciclaggio (per “l’anziana pensionata” i servizi sociali possono prevedere delle forme di supporto-formazione con costi decisamente inferiori ai considerevoli benefici ricavabili dalla mancanza del contante). SI a chi avrà il coraggio di portare, con decorrenza immediata e a tutte le categorie, il metodo contributivo a TUTTE le pensioni, imponendo inoltre un tetto massimo ragionevole sul cumulo dei due coniugi (rimango convinto che lo Stato debba garantire un livello di vita decoroso (ma non oltre), a chi ha lavorato tutta la vita; se qualcuno ha percepito 10.000,00 euro mensili per una vita, avrà sicuramente anche saputo gestire il proprio denaro. Se lo Stato garantisce mensilmente 2.500,00 euro (questo numero è solo un esempio, ma plausibile) ai due coniugi, direi che è stato equo ed onesto. Al contrario se si ha diritto a soli 500,00 euro al mese allora ci si recherà dall’assistente sociale che farà un’opportuna indagine sulla storia della posizione contributiva e poi destinerà un contributo sociale che non graverà sulle casse dell’INPS, ma su quelle del servizio sociale, al fine di riconoscere un reddito minimo di sussistenza. SI alle defiscalizzazione degli utili investiti in ricerca e sviluppo e destinati alle Scuole ed alle Università. SI al risparmio energetico attraverso isolamenti e nuove forme di riscaldamento-condizionamento più efficiente-efficace. SI alle fonti rinnovabili di energia in tutte le loro forme (SI a chi riuscirà ad ottenere energia sicura e pulita dagli scarti-rifiuti di qualsiasi tipo, comprese le scorie atomiche e nucleari, visto che questo sarebbe l’unico vero modo per liberarci dalla “bomba nucleare latente” che abbiamo e avremo tutti sulla testa per migliaia di anni, depositata in varie parti del pianeta). SI alla bonifica di tutte le discariche (innanzitutto quelle abusive) anche utilizzando gli inceneritori (andiamo a guardare cosa c’è dentro a quei buchi a ridosso della falda acquifera). SI alla riconquista civile del sud e al suo decollo come centro turistico e agricolo-biologico per tutta l’Europa (perché non attirare da noi a svernare i ricchi pensionati europei, russi o americani che riempivano il nord dell’Africa, offrendo sicurezza, servizi, ospedali efficienti ?). SI al sud anche come nuova sede per la produzione di energia da fonti alternative (sole, vento, mare, natura); riserva di energia pulita per il Paese e sede per lo sviluppo e la ricerca in questo ambito per l’intera Italia. SI a chi avrà il coraggio di dire che nei concorsi statali possiamo inserire una priorità per le donne (una vera e propria “discriminazione” contro i maschi) in modo da permettere loro di avere un lavoro part time che consenta di seguire maggiormente i figli (per chi lo vorrà fare e ne farà richiesta). SI ai comuni che abbiano almeno 10.000 abitanti (questo numero è solo un esempio, ma plausibile) e soppressione per legge di quelli inferiori che non vogliono fondersi con i vicini (le Comunità Montane a questo punto diventano comuni evitando ripetizioni e sprechi). SI alla soppressione delle regioni a statuto speciale che sono oggi anacronistiche in un contesto europeo e globalizzato come quello che stiamo vivendo. SI a chi imporrà immediatamente gli standard cost per tutto l’apparato della pubblica amministrazione, compresa la Sanità pubblica. SI a chi saprà imporre con decorrenza immediata a tutto il territorio nazionale, i migliori risultati ottenuti dalle realtà regionali più virtuose in materia di riorganizzazione della Sanità pubblica.

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