sabato 31 ottobre 2015

Quando le parole non hanno nessuna importanza …


Prima pagina del Corriere della Sera di oggi 31-10-2015. Fotografia del recupero in mare di un bambino morto. Appena sotto : Salvini innamorato del Morocco invita gli imprenditori italiani ad investire in quel meraviglioso Paese.
Devo prendere un lungo respiro ed espirare lentamente per non vomitare. Questa è la sensazione che provo davanti all’ipocrisia italiana dove si può dire tutto ed il contrario di tutto senza che nessuno ne conservi la memoria e si permetta di obiettare. Davanti al silenzio dell’italiano medio che tutto ingurgita, la mia “speranza” e la mia “voglia di futuro” vacillano, tremano, sussultano. Devo impormi di pensare che c’è anche un Paese sano, fatto di brava gente onesta, lavoratrice, che si impegna nel sociale, che pensa agli altri, che è coerente, che raccoglie una cartaccia per strada, che non tradisce la moglie, che non guarda reality in TV, che legge un libro, che pensa al futuro dei propri figli. Si, c’è sicuramente anche questo in Italia assieme a tanta voglia di onestà e di equilibrio. Il Presidente della Repubblica si è speso in questi giorni per ricordare di tenere alta la guardia contro la corruzione, contro la malavita e contro il silenzio delle coscienze. Quindi avanti con impegno a fare ciascuno il proprio dovere attivandoci nelle scuole dei nostri ragazzi, nelle parrocchie, nella Protezione Civile, nelle mille attività di volontariato, nelle amministrazioni locali, … e lasciamo stare i commenti di politici come Salvini che fino a ieri mattina hanno urlato la necessità di lasciare in mare e di smettere di imbarcare sulle nostre navi e portare in Italia, i profughi, gli immigrati o comunque in genere tutta questa gente che è facile disumanizzare mitizzando "il nemico" così come ha sempre fatto la propaganda di guerra, salvo poi scoprire che “i loro bambini” sono fatti come i nostri. Lasciamo stare i commenti di politici come Salvini che, mantenuti dai contribuenti italiani, invitano a non pagare le tasse, a boicottare l’economia italiana e si chiedono perché gli imprenditori nostrani non siano ancora andati a portare i loro soldi ed il loro lavoro in Marocco. Questi sono i commenti di chi viene da una terra (il nord italiano) che negli ultimi decenni ha investito quasi nulla in Italia perdendo così competitività con paesi “a buon mercato” come la Germania, portando il lavoro nei paesi dell’est e in Cina. Ma questa gente che raccoglie circa il 30% dell’elettorato del nord (significa circa uno su tre di coloro che incontri per strada), cosa vuole da noi ? Hanno un obiettivo o parlano solo perché un Paese civile come l’Italia non nega ancora la libertà di parola ? Quando invita ad investire in Marocco lo fa in quanto pensa a come poter portare un migliore livello di vita sostenibile in Africa e quindi pensa ad investimenti strategici europei in tutta l’area al fine di fermare così la fuga delle popolazioni in cerca di una vita migliore oppure pensa ai guadagni delle aziende italiane ? Se il suo scopo è il secondo perché non fa votare (o perché non ha fatto votare negli ultimi vent'anni) una legge che riduca lo stipendio del dipendente italiano ? Se ci dimezzano la paga saremo più competitivi, avremo più lavoro per tutti, abbatteremo la disoccupazione e pagheremo più tasse. Poi magari ci rimprovererà che consumiamo pochi beni e che il mercato interno “non tira”, che viviamo solo di polenta, ma vuoi mettere il livello delle esportazioni ed i fatturati delle aziende. Salvini, cosa vuole da noi ? Mitragliatrici sulle navi per sparare agli immigrati, pistole sotto il cuscino per sparare ai ladri, aziende spostate in Maghreb e tutti in vacanza in Marocco ? Come manifesto politico non è male. Tanto le parole non hanno nessuna importanza...
normalitaliano

2 commenti:

  1. Buongiorno.
    benvenuto nel mondo civile occidentale, dove è più importante lo "share" che fa una notizia solo per poterne vendere al miglior prezzo di mercato lo spazio pubblicitario, piuttosto che la sua "forza" di scuotere le coscienze del lettore.
    Non importa se a farlo è un bambino morto e recuperato o un politico cavalcante il malcontento del tuo vicino, il vero cuore di quella notizia è il profitto economico che da essa ne deriva, qualunque essa sia. Chiusi nei nostri centri commerciali, nulla più ci sfiora, nulla più ci distoglie lo sguardo dallo smartphone che rinchiude l'illusorio e virtuale mondo che ci circonda.
    Le dimentichiamo in fretta, sempre. Dimentichiamo le guerre, dimentichiamo i morti, dimentichiamo il mondo. Anche nel tuo precedente post leggo nelle tue parole, che "la visione ottimistica renziana" forse sta vacillando. Forse anche tu ti stai accorgendo che tutto ciò che ci viene proposto è il calderone di tutto ed il suo perfetto contrario. Da un lato la proposta di mirabilianti promesse economiche e finanziarie, di farci diventare tutti più ricchi, abbassando le tasse, riducendo i costi, tagliando la spesa per essere di nuovo dei perfetti consumatori occidentali, sentirci padroni dei nostri soldi, poterne disporre come vogliamo. Dall'altra, nessuna politica concreta per un futuro sostenibile a lungo termine, nessun tipo di legalità e rispetto delle regole, nessuna punizione di chi per interessi propri ha dilapidato beni comuni. Il tutto mescolato da migliaia di chiacchere sterili ed inutili fatte del vuoto culturale di un vivere civile che solo accenna a sopravvivere rassegnato, in un sistema che tutto può, ma mai può interrompere la "pubblicità". Nemmeno le notizie più tragiche possono fare a meno di farlo, nemmeno i bambini morti possono, le guerre, il terrorismo, nemmeno la fame nel mondo, il lavoro, o le brave persone possono. Questo è il Padrone incontrastato del mondo, il profitto economico. Lo stesso che arma i terroristi, offusca le menti, provoca le guerre, finanzia la ricerca o produce farmaci per salvare vite.
    Sarò anche tragico, ma a me girano di più per questa completa indifferenza dilangante e per la totale mancanza di civiltà attuale, che per tutto cio che nella storia è accaduto a partire dai faroni per arrivare al secolo scorso. La storia prima e le ultime due guerre mondiali non hanno insegnato nulla.
    Nulla al di fuori che, sulle disgrazie del mondo ci si può lucrare e anche molto, solo perche la nostra stupidità che lo lascia permettere.
    Questo è il nostro mondo occidentale. Investiamo in Marocco, facciamolo diventare copia di quel miraggio occidentale fatto di opulenza, ricchezza e luci colorate. Andiamo a conquistare i territori che i migranti lasciano alle loro spalle con le conchiglie e i vetrini colorati, troveremo quei pochi abitanti pronti a vendersi per diventare come i protagonisti delle pubblicità che già guardano nei loro telefonini.
    Tanto, quelli che adesso arrivano di qua, prima o poi li faremo tornare in quelle terre a cercare quel miraggio, poco importa se avremo dilapidato le conoscenze, la storia, la vita di quelle persone, le risorse. L'importante è che siano nuovi mercati dove poter calcolare dei PIL positivi o in crescita, senza tener conto anche del benessere sociale, di uguaglianza e sanitario. Questo siamo noi e in più siamo anche italiani.
    Benvenuto.

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